|
|
Martedì 16 dicembre inizia un corso di inglese intermedio:
Martedì dalle 18,00 alle 19,30 (intermedio)
Inizio corso: martedì 16 dicembre
Destinatari Persone con conoscenza scolastica della lingua inglese, che vogliono approfondire gli aspetti linguistici e di conversazione.
Percorso formativo Bilancio delle competenze linguistiche. Recupero grammaticale delle strutture fondamentali della lingua inglese. Conversazione in situazioni tipiche.
Durata del corso 33 ore ........ Costo: euro 70,00
I partecipanti devono inoltre essere soci dell’Auser (euro 12,50)
Per esigenze organizzative il corso può subire alcune modifiche
di giorno o di orario
N° minimo partecipanti: 10
Per informazioni e adesioni cell 333-4169612 e-mail: brambilla.bruna@gmail.it
Sede del corso c/o Auser Piazza De Salvo
. |
|
|
|
BALLETTO INVITO ALLA SCALA
MARTEDI' 30/12/08 ore 14,30
LA BAYADERE
coreografia Natalia Makarova
Musica Ludwig Minkus
Direttore Philip Ellis
Scene Pierluigi Samaritani
Costumi Yolanda Sonnabeud
Etoiles Svetlana Zakharova, Roberto Bolle
Artisti ospiti Marianela Nunez, Denis Matvienko
Posto unico (spese di segreteria incluse) € 22,00
L’offerta è riservata ai soci Auser (tessera € 12,50)
Per problemi organizzativi è necessario versare anticipatamente la quota
entro venerdì 12 dicembre presso la sede dell’Auser Piazza De Salvo 9 – Varese
tel Auser: 0332-341843 cell. 333-4169612 brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
Flora d'Insubria
Piante medicinali di un piccolo Eden botanico.
Mercoledì 10 dicembre 2008, ore 16,00-lezione
mercoledì 11 marzo 2009, ore 16,00-uscita
docente: Gabriele Peroni
Costo: € 10,00
Il corso è riservato ai soci Auser (Tessera € 12,50)
Bruna Brambilla (333-4169612)
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
Figlio naturale di una zingara, il giovane Penhan (D. Dujmovic) è costretto a seguire il capo in Italia, a rubare e trafficare in bambini, nani, infermi. Perde l'innocenza, le illusioni, la vita. Opus n. 3 del bosniaco E. Kusturica (1955), scritto con Gordan Mihic, è un film d'amore, di avventure e un romanzo di formazione che nell'edizione originale, destinata alla TV, durava 5 ore. La sua tumultuosa vicenda procede per accumulazione su un arco di quindici anni attraverso peripezie ora buffe, ora sanguinose in altalena tra tenerezza e ignominia.
_________________________________________________________________
Ambientata, come Il tempo dei gitani (1989) ma senza la sua dimensione drammatica, tra gli zingari slavi, “il solo popolo che non cambia mai e che sfiora quella che noi chiamiamo civiltà senza lasciarsene contaminare” (E. Kusturica), la storia procede per accumulazione e fa capo a: 1) una coppia di vecchi, amici e ricchi, un boss delle discariche e un industriale del cemento; 2) una coppia di adulti, antagonisti benché complici in affari loschi; 3) un quartetto di giovani che, dopo un grottesco carosello di avventure buffonesche, approdano felicemente a un doppio matrimonio.ta agli stereotipi. Leone d'argento per la regia a Venezia 1998.
|
IMPARIAMO A “LEGGERE ” UN FILM : EMIR KUSTURICA
Docente :dott.Daniele Bandi
Mercoledì 10 dicembre ore 20,30
Il tempo dei gitani
Parteciperà alla serata PAVLONIC DIJANA
della FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME.
Mercoledì 17ore 20,30
Gatto nero
e gatto bianco
sede del corso :Auser piazza De Salvo 9 - Varese
Il corso è riservato ai soci Auser (tessera € 12,50)
Bruna Brambilla
info:333-4169612
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
|
UNIVERSAUSER in collaborazione con la scuola Anna Frank organizza:
"ANNA DEI MIRACOLI"
visione del film e presentazione della straordinaria figura di HELEN KELLER a cura della prof. Gabriella Sechi Metra.
4 e 11 dicembre ore 16.00
sede: Scuola Anna Frank via Carnia 155 Varese
info 333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
.
|
|
|
|
Universasuser in collaborazione con Coop Lombardia organizza:
LE PAROLE DELLA PAURA
Docenti :Massimo Tafi e Attilio Attemi
Giovedì 11-18 dicembre ore 21,00
Sede: Spazio Scopricoop Via Daverio Varese
Come è arrivato il nostro Paese a nutrire un così elevato livello di paura sociale? Quale ruolo hanno avuto la comunicazione e l'informazione nell'amplificare le paure e le insicurezze, oltre i dati di realtà?
Nel corso di tre serate, verranno analizzati gli atteggiamenti e il linguaggio di tre "agenti-chiave" nel processo di costruzione dell'ansia collettiva, tre veri imprenditori della paura: i giornali, la tv, la politica. Una attraversata avventurosa, azzardata ma suggestiva, alla scoperta dell'evolversi dei linguaggi e dei palinsesti.
info 333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
|
lunedì 22 dicembre ore 18,00 :
Il discorso avrà per oggetto i valori etici e il loro rapporto con il pensiero laico al fine di dibattere la possibilità o meno di una etica "forte" anche in presenza di un pensiero apparentemente "debole" come sembrerebbe quello che rifiuta principi assoluti ed eterni o che pretendono di essere imposti dall'esterno. |
|
Universauser in collaborazione con la Coop Lombardia organizza:
PARLIAMO DI...
PENSIERO LAICO
lunedì 15 dicembre ore 18,00 :
Laicità e Politica
lunedì 22 dicembre ore 18,00 :
Democrazia e
relativismo culturale
Docente: prof . Rita De Giacomo Zumin
Sede: Spazio ScopriCoop, via Daverio 44, Varese
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente
Tel.0332-341843 333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
. |
|
|
|
|
|
Mercoledì 26 novembre, ore 20,45
Aula Magna Università dell’Insubria
Via Ravasi 2- Varese
Presentazione del libro di
MAURIZIO FEA
RIPARATORI DI DESTINI
Dipendenze, etica e biologia
Discutono con l'autore del problema delle dipendenze
VINCENZO MARINO Direttore Dipartimento Dipendenze ASL Varese
GIORGIO BONO Docente all'Università dell' Insubria
DORIANA GIUDICI Presidente Centro culturale Dietrich Bonhoeffer
............................................Coordina il dibattito
MARCO GIOVANNELLI Direttore di "VareseNews"
L'iniziativa ha il patrocinio dell'Università degli studi dell'Insubria e del CESVOV
La Presidente di Universauser
Bruna Brambilla |
|
Si può dire che il destino del tossicomane sia caratterizzato da quella propensione a modulare chimicamente le proprie emozioni ? Possiamo pensare che l’uso di sostanze sia una forma di adattamento darwiniano ? Che effetti produce l’adozione del paradigma evoluzionistico nell’interpretare la preoccupante diffusione dell’uso di sostanze psicotrope. ? Quali responsabilità etiche e professionali si affacciano all’orizzonte se consideriamo la vulnerabilità come il principio basilare per orientare le pratiche cliniche e le strategie di prevenzione ?
Questo libro suggerisce delle coordinate scientifiche e culturali, dalle neuroscienze alla filosofia, per interpretare un fenomeno come quello della tossicodipendenza, che generalmente suscita atteggiamenti emotivi e risposte ideologiche, piuttosto che una ricerca di senso ancorata a ciò che le evidenze ci dicono e a ciò che le nostre ragionate passioni ci inducono a cercare.
Il libro nasce da osservazioni cliniche e professionali maturate negli anni, che hanno generato il desiderio di proporre suggestioni e argomenti di discussione, non solo alla comunità scientifica, ma anche a coloro che frequentano questi temi con la curiosità da cittadini del mondo e di ciò si sentono responsabilmente partecipi.
Edoardo Boncinelli insigne genetista e biologo, nella prefazione argomenta che “non c’è probabilmente parola più suggestiva, ma allo stesso tempo più elusiva di ‘destino’. Destino è ciò che accade inevitabilmente, ma che non si palesa finché non accade. È una condanna a vita pronunciata prima della vita, ma valutabile solo al momento della morte. È insomma una parola inutile, priva di ogni fondamento predittivo o esplicativo. Ma che a noi piace tanto. Ci piace tanto, quando crediamo che si realizzi, come per decreto superno, ma ci piace ancora di più quando qualcuno riesce a forzarlo: il destino più bello è quello che non si realizza, per l’opposizione, a volte eroica, di qualcuno, il soggetto stesso o altri umani intorno a lui, operanti per lui. Questo libro è la storia di tante possibili forzature di altrettanti destini, supremi atti di eroismo intellettuale e materiale, che si consumano quotidianamente. Di non meno tratta questo libro, che vuole essere un omaggio alla dedizione e alla competenza dell’operatore individuale, inquadrato contro lo sfondo di un patrimonio conoscitivo ed esperienziale collettivo.
Maurizio Fea , Psichiatra, Direttore fino al 2003 del Dipartimento Dipendenze della ASL di Pavia, autore di numerose pubblicazioni e libri nel campo delle dipendenze, dirige attualmente l’European Society in Addiction Research and Education.
info 335-8035919 (Gisella Incerti) 333-4169612(Bruna Brambilla)
|
|
Un posto nel mondo
II COLORE DELLA BASSA
di GIUSEPPE MORANDI e GIANFRANCO AZZALI
domenica, 23 novembre ore 18,30
Filmstudio90 via De Cristoforis 5 -Varese
saranno presenti gli autori
La trasformazione dell’agricoltura nella Bassa padana , dagli anni ’50 a oggi. Cambiamento del paesaggio, delle coltivazioni e avvento della monocultura e degli allevamenti intensivi. L’immigrazione dal sud del mondo che sostituisce i paisan (lavoratori della terra) e i bergamini (mungitori di vacche).
A seguire cena contadina con canti popolari.
Per problemi organizzativi è necessario prenotare
telefonicamente o per e-mail la cena (€ 20,00 ) entro giovedì 20 novembre
presso la sede dell’Auser Piazza De Salvo 9 – Varese
cell 333-4169612 tel 0332-341843 brambilla.bruna@gmail.com
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
|
|
UNIVERSAUSER ORGANIZZA UNA INTERESSANTE SERATA SULLE PROBLEMATICHE ECONOMICHE CHE OGGI CI AFFLIGGONO
Tremano le banche, ma soffia un vento nuovo
Dalla crisi finanziaria il crollo del mito del mercato, il Premio Nobel a Krugman
induce a un nuovo modo di pensare
Docente: dott. Enrico Bigli
Mercoledì 12 novembre, ore 21.00
Spazio ScopriCoop, via Daverio 44, Varese
Info: Bruna Brambilla 333-4169612 0332-341843
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
. |
|
|
|
LA GRANDE MAGIA DEL TEATRO
Docente: Anna Bossi Bonomi
Commedia-umorismo-satira-grottesco
Letture ad opera di giovani attori
Il testo scritto:lettura-interpretazione-sottotesto-immedesimazione
Impostazione e messa in scena di un breve testo teatrale, anche ad opera del gruppo
Sabato ore 9,30 - 11,00 10 1ncontri € 60,00
Prossimo incontro sabato 1° novembre ore 9,30
Sede: Struttura polivalente " La Piramide" P.zza De Salvo 9 - Varese
Si può partecipare ad un incontro di prova e iscriversi successivamente al corso
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente , presso
AUSER Piazza De Salvo 9-Varese
Tel/fax 0332 341843 o cell 333-4169612
o per e-mail: brambilla.bruna@gmail.it |
|
|
|
Lunedì 3 novembre alle ore 18,30 presso la nostra sede inizierà un corso di spagnolo per le persone che non hanno alcuna conoscenza della lingua
lunedì dalle 18,30 alle 20,15 (Livello 0) Inizio corso: lunedì 3 novembre ore 18,30
Docente: Sagrario Sànches Trejo
Durata del corso 40 ore
Costo: euro 80,00 I partecipanti devono inoltre essere soci dell’Auser (euro 12,50)
Per esigenze organizzative il corso può subire alcune modifiche di giorno o di orario
Per informazioni e adesioni Tel.0332-341843 o 333-4169612 e-mail: brambilla.bruna@gmail.it
Sede del corso c/o Auser Piazza De Salvo 9 |
|
|
|
|
|
Universauser in collaborazione con la Coop Lombardia organizza:
LA FILOSOFIA NELL'ARTE
Martedì 4 novembre ore 21,00 : “La scuola di Atene “di Raffaello
Martedì 11 novembre ore 21,00 : “Las Meninas” di Velazquez
Martedì 18 nov ore 21,00 ........ : “La flagellazione” di Piero della Francesca.
Docente: prof . Angela Fiegna Sorel
Sede: Spazio ScopriCoop, via Daverio 44, Varese
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente.
Per informazioni Bruna Brambilla Tel.0332-341843 333-4169612
_______________________________
Tre opere, molto diverse fra loro, saranno prese in esame nel corso delle tre conferenze AUSER destinate alla filosofia nell’arte, tenute da Angela Fiegna Sorel.
La rassegna inizierà con La Scuola di Atene di Raffaello, il grande affresco delle Stanze Vaticane, in cui l’artista presenta una folta rappresentanza di filosofi e scienziati in un ideale cenacolo culturale al di fuori del tempo e dello spazio, attorno alle figure centrali di Platone e Aristotele. Verranno prese in esame varie ipotesi interpretative legate ai singoli personaggi ma, soprattutto, sarà illustrato il contesto culturale all’interno del quale l’opera ha preso vita e gli influssi, filosofici e ideologici, che possono aver orientato il pittore.
Il secondo capolavoro ad essere presentato sarà Las Meninas di Velazquez, opera intensamente problematica e rappresentativa di tutte le tensioni concettuali che hanno animato il Seicento, tornata in auge in tempi relativamente recenti grazie al famoso saggio di Foucault. Saranno messe a confronto varie interpretazioni, anche tra loro contrastanti, e verranno mostrati legami con altre opere pittoriche del tempo ma anche con la letteratura, la musica e, soprattutto, la filosofia. Attenzione particolare sarà riservata ai temi dello specchio e del doppio, evocati nell’opera e così fortemente presenti nell’orizzonte culturale seicentesco.
Ultima, anche se cronologicamente precedente alle altre, sarà la Flagellazione di Piero della Francesca, opera enigmatica da cui emana un potente magnetismo. Gli elementi di problematicità di questa tela sono dati sia dalle innumerevoli ipotesi circa l’identificazione dei personaggi sia dai rapporti matematici di cui è senz’altro impregnata, in coerenza con il magistrale intellettualismo di Piero. A questa duplice problematica si cercherà di accostarsi nel corso della lezione, attraverso la presentazione di varie ipotesi interpretative.
Le tre serate, più che lezioni di storia dell’arte (non verrà eseguita una vera e propria lettura stilistica delle opere) saranno delle conversazioni per far riflettere su come un artista, che sia veramente grande, diventi portatore di tutto il bagaglio culturale che anima il suo orizzonte culturale. E, reciprocamente, di come l’artista possa farsi interprete e portatore, a pieno titolo, di una vera e propria “domanda filosofica”.
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
|
|
UNIVERSAUSER in collaborazione con la Biblioteca della Scuola "A.Frank"
|
Lo specchio di carta
l’epistolario come disvelamento di sé e del mondo.
giovedì 6-13-20-27 novembre, ore15,00
Docente : prof. Maria Grazia Ferraris
Sede: Scuola Media "A: Frank" Via Carnia 155 Varese
info: Bruna Brambilla cell 333-4169612 0332-341843 |
Viviamo l’epoca delle comunicazioni super-rapide, degli sms e dei telefonini: la lettera non è più di moda, né come strumento di comunicazione interpersonale né come soliloquio diaristico, sfogo, dialogo zoppo, monologante. È diventato uno strumento obsoleto.
È stato invece l’oggetto privilegiato di comunicazione delle generazioni che ci hanno preceduto. È stato anche una scelta letteraria significativa su cui riflettere.
Dagli epistolari emergono stupefacenti storie d’amore e di dolore, di passione e di lotta: documenti storici e letterari di primo ordine, piccoli e talvolta grandi capolavori che commuovono, educano e segnano il sentimento del lettore partecipe.
Le lettere manifestano, come dice D. Maraini, che le utilizza anche come forma di romanzo, “un piacere sensuale dello scrivere” che assomiglia a quello di suonare uno strumento, di mettere i colori sulla tela o di lavorare la creta con le mani. Si insinuano nella vita di chi le riceve, nei suoi pensieri e nella sua immaginazione e sa seguire, quando è intelligente e generosa, il destinatario durante tutta la giornata. Le lettere sciolgono le emozioni, le passioni, i dolori in una <liquidità> che è messaggio di amicizia o d’amore con la naturalezza che è quella del respiro.
Presentiamo pertanto 4 epistolari, quattro storie diverse di donne e uomini che hanno praticato il genere epistolario con sapienza, passione ed arte e che percorrono da un punto di vista decentrato, quasi privato, ma non per questo meno significativo, il percorso della storia sociale e letteraria che ci ha preceduti.
giovedì 6 novembre ore 15.00 : “Volevo il biancospino…”:
PAOLINA LEOPARDI e il suo mondo recanatese.
Una straordinaria e vibrante Paolina Leopardi, più simile di quanto potessimo mai aspettarci al grande fratello Giacomo ed intelligente e sensibile quanto lui, racconta in lettere alle amiche, che è impossibilitata a frequentare, la sua quotidiana esperienza di giovane donna sola, vestale insofferente di una magione avita, in un paese lontano dal mondo e dalla cultura, chiusa in una famiglia arida, che di nobile ha solo il titolo e che la isola dal contesto sociale, pur fortemente limitato del suo tempo
giovedì 13 novembre ore 15,00 “Amarti è odiarti…”:
LIDIA e l’eterno femminino carducciano.
Un grande Autore con la fama immeritata di misogino, un poeta professore, un premio Nobel conquistato alla fine della vita per le sue poesie classiche e patriottiche, eppur raffinato sperimentatore di metrica barbara, in alcuni momenti decadente, rivela il suo mondo sentimentale segreto, il mondo dell’attrazione per l’eterno femminino attraverso alle seicento lettere inviate a Carolina Cristofori Piva, straordinario documento artistico e umano di un uomo innamorato, che si esprime con una sincerità del tutto senza riserve.
giovedì 20 novembre ore 15,00 “ Non ho amato mai….”:
AMALIA GUGLIELMINETTI e G. Gozzano.
“Perché mi fate piangere, Guido, perché mi fate rimpiangere quel poco che v’ho dato di me? Non dovevo venire con Voi quel giorno per soffrirne dopo, così, per vedermi tolta anche la piccola dolcezza di sentirvi qualche volta vicino. E così poca cosa la vita e così breve per tormentarci volontariamente anche quella piccola parte di bene che ci concede?
Un amore difficile del primo Novecento tra un poeta intelligente, malinconico e scettico che sa di dover presto morire e che nega ostinatamente l’amore e una elegante e affascinante poetessa che spera di poter fermare il tempo e l’uomo che inevitabilmente e volontariamente le sfugge, risultando purtroppo dolorosamente perdente
giovedì 27 novembre ore 15,00 “Parlo sola e guardo gli alberi scuri, beatamente neutrali.…”:
SYLVIA PLATH e Ted Hughes- Lettere di compleanno.
Due grandi poeti contemporanei che sperano di sfuggire ai limiti della banalità quotidiana e del tempo con la poesia. Ma ciò che li unisce alla fine li separò. Cercavano entrambi la stessa cosa, e cioè la poesia, e un modo per scriverla vivendo, ma non entrambi, insieme, ce la fecero. Sylvia per scrivere dovette sfiorare la morte; e in quel rischio, che lei accettò…, perse la vita.
Le lettere che per trentacinque anni Hughes ha scritto dopo la morte di Sylvia testimoniano che certo, lui non c'era, le è mancato, ma anche che forse anche lui è morto con lei in quella morte.
In silenzio tenacemente ha covato il dolore, che finalmente scoppierà nella bellezza di versi che sono semplicemente poesia. L' ha amata, l' ha abbracciata cullando se stesso, l' ha persa. Lo strazio del dolore può fruttare poesie
BIBLIOGRAFIA
· P. Leopardi- Lettere inedite di Paolina Leopardi, Bompiani, 1979-
· P. Leopardi- Io voglio il biancospino, lettere, ed. Archinto, 1990.
· M. Saponaro- G. Carducci- ed. Garzanti.
· A.A.V.V., Carducci e i miti della bellezza, università di Bologna, 2007
- Vivanti- L’apollinea fiera-
- A. Folli- Addio caro Orco, Feltrinelli, Milano
- M. Fubini- Premessa a una rilettura del Carducci in Poesie e prose scelte, La Nuova Italia.
- M. Biagini – Giosue Carducci , Mursia.
· G. Gozzano- I Colloqui- Opere, I Meridiani, Mondadori.
· A. Paita- Guido Gozzano, ed BUR
· A. Guglielminetti- Le vergini folli (poesie)
· A. Guiglielminetti- Gli occhi cerchiati d’azzurro(romanzo)
- Guglielminetti- Gozzano- epistolario- (Lettere d'amore)
- Sylvia Plath – Diari, ed Adelphi.
- Silvia Plath- Opere", I Meridiani, Mondadori, Milano
- Ted Hughes- Lettere di compleanno, Mondadori.
|
|
|
.. UNIVERSAUSER in collaborazione con
.. l'associazione " DUE DI CUORI" di
.. Varese
.. organizza:
.. CORSO DI BURRACO
|
il nuovo gioco di carte del terzo millennio
Giovedì 6-13-20-27 novembre, .......... 4-11-18 dicembre ......... ore 18.45-20.15
sede:AUSER piazza de Salvo 9
info e adesioni (entro il 5 novembre 2008) 333-4169612
Il corso è riservato ai soci di Universauser (iscrizione all'associazione € 12,50 )
La Presidente di Universauser
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
. |
|
|
CORSO DI CORO AMATORIALE
Direttore: Mauro Vallini
Inizio corso : sabato 29 ottobre, ore 10,00
Durata 30 ore
sede: struttura polivalente "La Piramide"
piazza De Salvo - Varese
info : Bruna Brambilla (333-4169612)
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
. |
|
TRA PIETRE E STELLE SUL CAMMINO DI SANTIAGO
Relatore Gualtiero Gualtieri
Venerdì 24 ottobre ore 21,00
Con proiezione di immagini e ascolto di musica medioevale riprodotta dagli studenti dell’Università di Santiago
Spazio ScopriCoop 1° piano Via Daverio 44 - Varese
“Passati i ghiacci, i pantani e gli uragani, i monti, i tratturi e le gole stregate, la grande avventura è terminata: il pellegrino che fin qui ha seguito il corso del sole di giorno e la Via Lattea di notte, ha l'animo pieno di meraviglie incomunicabili e sa che ormai sarà per sempre pellegrino sulla terra…”
Così forse si può sintetizzare lo stato d’animo del vero “jacobeo” cioè del pellegrino che a Santiago de Compostela ci andava (e ne tornava) a piedi, suddividendo gli 800 chilometri tra Roncisvalle e Santiago in tappe di 20 – 25 chilometri ciascuna.
Anche oggi molti affrontano “el Camino” per eccellenza a piedi,
a testimonianza di una tradizione che ha appassionato milioni di persone da più di mille anni e che ha indotto il Consiglio d'Europa nel 1987 a dichiararlo "primo itinerario culturale europeo".
Ma non bastano gli interessi della politica, lo sfavillìo dell'arte, il gusto picaresco del viaggiare, a tener viva una tradizione così radicata.
Forse c’è un altro “motore”, che vibra silenzioso lungo tutto il "cammino", alimentato dalla tensione di chi cerca una risposta seguendo il cammino del sole e delle stelle, fin dove finisce il mondo e comincia il vuoto, fin dove finisce (o comincia) la speranza.
Una tradizione dunque non sempre facilmente spiegabile.
Perchè infatti (certo nel passato, ma in fondo un po’ anche oggi) giocarsi la vita nel viaggio? Forse davvero vibra qui un mistero eterno, che per quanto scandagliato, conserverà pur sempre un "lato oscuro". Anche alla fine del viaggio durerà la sensazione che la verità è quel che resta di indicibile dopo che si è detto tutto quello che si poteva dire.
Gualtiero Gualtieri illustrerà qualche aspetto dell’infinito viaggio, da secoli incrocio di miti, religioni, storie, arti, culture, esoterismo, strade, vite.
info: 333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
|
Il Raja yoga e la meditazione Vipassana, attraverso l’affinamento della nostra consapevolezza, ci conducono alla scoperta di uno stato interiore più profondo che ci porta alla percezione della nostra natura più profonda.
Docente: Elvira Bonapersona
Durata : 10 lezioni
sede: Struttura "la piramide" Piazza De Salvo 9-Varese
costo: €60,00
info: cell 333-4169612 tel. 0332-341843 (chieder di Viviana, ore pomeridiane)
Yoga e Meditazione
Il Raja Yoga si occupa della domanda essenziale che abita ogni essere umano. Del mistero del vivere, del mistero dell’essere coscienti. Del “chi siamo e “come” siamo. Secondo le tradizioni spirituali orientali a nessuna di queste questioni è possibile rispondere veramente attraverso una conoscenza libresca, il pensiero razionale o una qualsivoglia attività intellettuale. Pensiero e conoscenza sono facoltà straordinarie, il cui campo di applicazione tuttavia non raggiunge la dimensione dell’Essere.
Il termine yoga definisce uno stato interiore, uno stato di unità, l’essere uno.
La pratica del Raja Yoga conduce alla scoperta di uno stato interiore che appartiene a noi tutti, e a tutti accessibile, ma schermato dalla nostra consapevolezza da una serie di abitudini e di processi mentali, di automatismi che ne rendono ardua la percezione diretta.
Il Raja yoga ci guida verso la percezione della nostra coscienza ai suoi vari livelli, ci aiuta a capire com’è organizzata, come schemi e abitudini si rinnovino di continuo e come sia possibile spezzare tale meccanismo; come far sì che schemi e abitudini si estinguano nel silenzio, come percepire e accogliere, infine, ciò che rimane quando tutto questo accade.
Questa comprensione diretta, non mediata dalla parola ma affidata all’esperienza, avviene coltivando la consapevolezza, la capacità di “mettersi in relazione e di ascoltare” di stabilire una relazione stabile e continuativa con il corpo, con il respiro, con le sensazioni ed i pensieri.
E’ anche il modo di relazionarsi con la propria natura interiore che viene usato da oltre 2500 anni nella meditazione dei monaci buddhisti della tradizione Theravadin.
Si tratta della meditazione vipassana che può essere tradotto con visione profonda.
Con la meditazione vipassana progressivamente il campo d’azione si apre ad abbracciare tutto, per comprendere la natura delle cose così come sono.
Forma sintetica per la presentazione sul libretto dei corsi:
Il Raja yoga e la meditazione Vipassana, attraverso l’affinamento della nostra consapevolezza, ci conducono alla scoperta di uno stato interiore più profondo che ci porta alla percezione della nostra natura più profonda.
|
|
Correggio 2008
domenica 19 ottobre
Parma
Viaggio a Parma, ingresso e visite guidate alla Mostra, alla Camera di San Paolo, alla Cupola della Cattedrale di Parma, alla Cupola di San Giovanni Evangelista
Costo: € 39,00
Per problemi organizzativi è necessario versare anticipatamente la quota
entro martedì 30 settembre presso la sede dell’Auser Piazza De Salvo 9 – Varese
tel Auser: 0332-341843 333-4169612
L’iscrizione all’Auser (€ 12,50) è obbligatoria
www.auservarese.org
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
Martedì 14 ottobre alle ore 15,00 presso la Scuola Media Anna Frank Via Carnia 155 Varese inizia un corso di informatica destinato alle persone che hanno una conoscenza elementare limitata dell'uso del computer.
Durata : 16 ore Costo: euro 60,00
info 333-4169612
|
|
|
|
UNIVERSAUSER in collaborazione con CoopLombardia nello spazio ScopriCoop:
LETTERATURA ARMENA IN ITALIA
Relatrice :prof.Maria Grazia Ferraris
Mercoledì, 8 ottobre 2008 alle ore 21.00
Presso lo Spazio Scopricoop, Coop di Via Daverio, a Varese
per info e adesioni Tel. 333-4169612 oppure 0332-341843
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
_________________________________________________
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 8 ottobre 2008 a Varese presso la Coop di via Daverio, alle ore 21, relatrice la prof. M. Grazia Ferraris, si parlerà di Armenia e di letteratura.
“Testimonianze letterarie intorno all’Armenia”è il filo conduttore dell’incontro.
Si ricorderanno le prime testimonianze intorno a questo popolo e a questa regione risalenti ai viaggi di Marco Polo e si parlerà prevalentemente di letteratura armena, focalizzando l’attenzione sulle numerose e dimenticate presenze letterarie armene in Italia nell’Ottocento e nel Novecento, senza dimenticare la storia drammatica di questo popolo della diaspora.
Verrà ricordata l’opera della poetessa ottocentesca di origine armena Vittoria Aganoor, di precoce intelligenza e sensibilità, attiva nel ricco e vivo ambiente culturale veneto, dove è cresciuta; si ricorderà anche l’esperienza di Zaccaria Sceriman, che iniziò la letteratura di viaggio fantascientintifico in Italia nel Settecento, scrivendo un romanzo definito “un Gulliver italiano”, anticipatore di Voltaire e amico del Goldoni; verrà ricordata la presenza in Italia del monaco Mechitar, che fece da ponte tra la chiesa armena e quella di Roma, cercando una utopica Chiesa Universale, e fondando nell’isola di S. Lazzaro ( oggi S. Lazzaro degli Armeni), grazie alla civile e lungimirante politica di accoglienza di Venezia, la scuola di stamperia tipografica poliglotta, |
|
grande vanto per la Repubblica Veneta; l’isola ospitò personaggi eccezionali in cerca di cultura e di pace come lord Byron, A. de Lamartine, M. Proust, Ada Negri e Giuseppe Verdi quando componeva l’Aida.
In esilio volontario dall’Inghilterra lord Bayron, che vuol conoscere la cultura di quell’eremo scrive: <Mi sono messo a studiare tutti i giorni la lingua armena. Mi sono accorto che il mio spirito aveva bisogno di essere tenuto desto da qualche cosa di solido e di impegnativo; ecco perché ho scelto la lingua armena, la quale è la più difficile che esista ed è quindi un ottimo strumento per rafforzare la mia volontà.>
Uno spazio adeguato sarà riservato a Daniel Verujan, il poeta nazionale armeno, autore del Canto del pane, morto nel 1915, vittima della deportazione turca, ricordato anche da Giovanni Paolo II nella sua visita pastorale al Paese.
Non sarà dimenticato l’italo-armeno Pietro Kuciukian, autore appassionato di più libri, alla ricerca della sua patria distrutta, scomparsa e desolata ed Antonia Arslan, professoressa di letteratura italiana all’università di Padova, traduttrice delle poesie di Verujan e autrice del famoso romanzo La masseria delle allodole, che ha dato attualità e visibilità alla storia del suo popolo “mitemente coraggioso”, sul quale si abbattè nel 1915 la tragedia del genocidio, negato o nascosto sotto una pesante coltre di omissioni e silenzi dalla politica turca.
Un doveroso ricordo storico e geografico dell’Armenia, della sua gente della diaspora, del paese fertile della pianura dell’Ararat, terra di albicocco e melograno, dalle alte montagne innevate dove secondo la leggenda e il sogno nostalgico degli esuli scorrono i fiumi di latte e miele, matura l’uva dolcissima, e i frutti del paradiso terrestre, …ma dove le croci di pietra, i chatchkar, testimoniano anche dovunque l’antico storico attaccamento alla fede che è diventata il potente simbolo dell’unità nazionale ed insieme di struggente nostalgia.
- Non ti vedrò mai più,
miope cielo armeno,
non guarderò più, gli occhi socchiusi,
all’Ararat, tenda di nomadi,
non sfoglierò mai più
nella biblioteca di autori-vasai
il cavo libro della bella terra,
il manuale degli uomini primi (M. Mandel’stam, Viaggio in Armenia)
. |
|
|
SPAGNOLO
Venerdì dalle 14,15 alle 16,00 (Livello 0-BASE) Inizio corsi : al raggiungimento del n° minimo di iscritti
Destinatari : Persone con nessuna conoscenza della lingua
Docente: Sagrario Sànches Trejo
Venerdì dalle 16,00 alle 17,45 (livello 2-AVANZATO) Inizio corsi :venerdì 3 ottobre
Destinatari Persone con una discreta conoscenza della lingua, che vogliono approfondire gli aspetti di conversazione
Docente: Sagrario Sànches Trejo
Venerdì dalle 18,00 alle 19,50 (livello 1-INTERMEDIO) Inizio corsi venerdì 3 ottobre
Destinatari Persone con una limitata conoscenza della lingua
Docente: Sagrario Sànches Trejo
............................................................................................. INGLESE
Martedì dalle 18,00 alle 20,00 (livello 1-INTERMEDIO) ........ Inizio corsi: martedì 30 settembre
Destinatari Persone con una conoscenza scolastica limitata della lingua, che vogliono raggiungere un livello base di comunicazione e di comprensione
Docente: Chiara Porrini
Mercoledì dalle 18,00 alle 20,00 (Livello 2-INTERMEDIO)) Inizio corsi: mercoledì 1 ottobre
Destinatari Persone con una conoscenza scolastica della lingua, che vogliono raggiungere un livello base di comunicazione e di comprensione.
Docente: Paola Prestinoni
Giovedì dalle 18,00 alle 20,00 (livello 0_BASE) ........... Inizio corsi :giovedì 9 ottobre
Destinatari Persone con nessuna conoscenza della lingua
Docente Laura Aguzzi
.......... TEDESCO
Giovedì dalle 20,30 alle 22,30 (livello0-BASE)
Destinatari: Persone con una conoscenza scolastica o nessuna conoscenza della lingua
1° incontro per definire il livello : giovedì 9 ottobre ore 21,00
Docente: Claudia Brambilla
Sono inoltre previsti corsi di FRANCESE al raggiungimento del numero degli iscritti minimo partecipanti: 10
|
|
In collaborazione con Coop Lombardia nello Spazio scopriCoop: |
|
DAL FASCISMO AL TREMONTISMO:
80 anni di politica economica in Italia
dott. Enrico Bigli
GIOVEDI' 2-16-23-30 OTTOBRE, ore 18,00
Coop di via Daverio – Varese
Spazio scopriCoop - 1° piano
- Il fascismo e la guerra
- La ricostruzione, il boom economico, il '68
- La grande ristrutturazione, la spesa pubblica come strumento di consenso sociale
- L'ingresso dell'euro, la destra al governo, dal rigore di Ciampi alla finanza creativa di Tremonti
Per partecipare al corso è necessario essere iscritti all'AUSER (€ 12,50) o a Coop Lombardia
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
cell 333-4169612
tel 0332-341843 |
|
CORSO BASE DI FOTOGRAFIA
CORSO BASE DI FOTOGRAFIA
Il corso si propone di far conoscere ed applicare le principali tecniche di composizione di un’immagine fotografica e le fondamentali tecniche di ripresa
Docente: Augusto Barbieri
Durata 20 ore
Inizio ore 20,30 - 21,00
Costo : € 60,00
Il corso si propone di far conoscere ed applicare le principali tecniche di composizione di un’immagine fotografica e le fondamentali tecniche di ripresa
PROGRAMMA:
· Cenni di storia della fotografia
· Elementi di base di teoria della comunicazione
· Elementi di base di teoria della percezione visiva
· Cenni di teoria del colore
· Elementi e principi di base della fotografia
· La macchina fotografica reflex ed i suoi accessori
· Le macchine fotografiche ad obiettivo fisso
· Cenni di fotografia digitale
· Tecniche di ripresa (generale e specifica in funzione del tipo di fotocamera ed attrezzatura posseduta)
· Le pellicole più adatte (colore, dia, bianco/nero)
· Riprese in luce naturale, artificiale e flash
· Principi di composizione fotografica
· Analisi e commento di fotografie d’autore di fotografie prodotte dai corsisti
· Esercitazioni pratiche di ripresa
L’elenco dei contenuti non è da prendere come successione cronologica della trattazione degli stessi.
Il corso, oltre che a fornire le conoscenze tecniche di base necessarie per eseguire fotografie in modo corretto in riferimento alla specificità del soggetto, vuole essere lo spunto per una riflessione sull’immagine come mezzo di comunicazione
Nella trattazione degli aspetti tecnici (con impostazione di tipo teorico-pratico), l’attenzione sarà sempre posta anche sui significati linguistici che le scelte tecniche possono comportare o introdurre nel messaggio fotografico.
È prevista, durante il corso, un’uscita di ½ giornata sul territorio, in giorno ed orario da concordare con i corsisti, per esercitazioni pratiche di ripresa.
Saranno inoltre proposte esercitazioni autonome di ripresa fotografica al di fuori del “tempo” del corso, con riporto poi degli elaborati prodotti all’interno del corso per valutazioni e commenti
Sede del corso: Universauser Piazza de Salvo 9-Varese
per informazioni ed iscrizione : 0332-341843 cell 333-4169612
|
|
COMUNICATO STAMPA Varese, 3 settembre 2008
Lunedì 15 settembre, alle ore 15,00 presso la sede dell’Auser in piazza De Salvo 9 a Varese inizia il corso di formazione “Uso dei segnali della comunicazione non verbale nella relazione d'aiuto: i riti di passaggio” organizzato Auser con altre Associazioni di volontariato e promozione sociale, il Cesvov, la Provincia, il Comune di Varese. Gli incontri saranno sei , di tre ore ciascuno, al lunedì .
Docenti del corso sono Luciana Vigato, terapeuta della psicomotricità e il dott. Giuseppe Lombardi. Auser Varese ha già realizzato precedentemente con successo corsi simili .
Vista la novità e l’inusualità della metodologia è stato chiesto oltre che dai nostri soci, anche da altre associazioni, di ripeterlo per permettere ad altri volontari di partecipare a questa esperienza formativa.Obiettivo del corso è condurre i volontari ad un approccio di quelli che sono gli aspetti relazionali presenti nella comunicazione attraverso una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie attitudini nella relazione. Verrà progressivamente sviluppato il passaggio dalla riscoperta della relazione motoria spontanea all’organizzazione percettiva – motoria cosciente come processo essenziale di sviluppo della persona. Il corso si propone inoltre di porre l’attenzione a tutti i riti di passaggio che accompagnano i cambiamenti evolutivi della vita. Si svolge utilizzando oggetti specifici che fungono da mediatori di comunicazione consentendo ai volontari di prendere coscienza della globalità del corpo attraverso la conoscenza delle sue parti. Ogni seduta prevede unità di lavoro di 3 ore suddivise in una prima parte pratica ed in una seconda parte di recupero dell’esperienza attraverso la verbalizzazione dell’agito e la sua lettura psicologica. Nella parte pratica i partecipanti verranno introdotti all’esperienza mediante consegne che guideranno la ricerca individuale, di coppia o di piccolo gruppo, nell’acquisizione delle competenze relazionali che vanno dall’accordo all’aggressività, ai fini di identificare e recuperare gli aspetti emotivi connaturati alla relazione. Nella verbalizzazione, partendo dal vissuto personale e ricordando cronologicamente ciò che si è fatto, si cercherà di collegare l’esperienza fatta con i parametri di riferimento psicomotori e psicologici . PROGRAMMA
Fase progetto |
Calendario giorno/mese/anno |
orario |
1. Presentazione del corso.
Recupero dei segnali della comunicazione non verbale |
Lunedì 15/09/2008 |
15,00-19,00 |
2. Il corpo e il margine. L’incontro con l’altro |
Lunedì 29/09/2008 |
16,00-19,00 |
3. Esperienze di marginalità, espulsione, vuoto, recupero della relazione nell’aggregazione |
Lunedì 06/10/2008 |
16,00-19,00 |
4.Il bozzolo e i passaggi preliminari, liminari, post-liminari. |
Lunedì 13/10/2008 |
16,00-19,00 |
5.L’albero e la trasformazione. |
Lunedì 20/10/2008 |
16,00-19,00 |
6. L’attraversamento della soglia e il recupero della parte vitale. Conclusioni |
Lunedì 27/10/2008 |
16,00-20,00 |
Il corso è gratuito. Per ragioni organizzative è riservato max a 25 persone dando la precedenza a chi ha partecipato alla precedente edizione o ad altri momenti formativi analoghi. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Le iscrizioni dovranno essere comunicate alla Segreteria del corso anche via fax entro
12 settembre2008 Tel./fax 0332-341843
La referente del progetto formativo
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
.
|
|
|
INVITO
In collaborazione con CoopLombardia nello spazio ScopriCoop:
TIBET IERI E OGGI
Maria Antonia (Tona) Sironi
diapositive e video
LUNEDI' 23 GIUGNO, ore 21,00
Coop di via Daverio – Varese
Spazio Scopricoop - 1° piano |
L’incontro Tibet ieri e oggi di Tona Sironi mira a far luce sulle ragioni storiche che hanno portato il Tibet alla attuale situazione intricata e dolorosa, venuta recentemente alla ribalta della stampa internazionale, ma che i tibetani soffrono da oltre cinquant’anni.
Con l’aiuto di immagini raccolte in anni di campagne di ricerca, e di vita insieme alla popolazione locale, la presentatrice analizza le vicende a partire dal glorioso impero tibetano che nell’ottavo secolo d.C. conquistò l’allora capitale della Cina; scorre poi attraverso le complesse vicende che nel corso dei secoli videro il buddismo divenire religione di stato, scomparire, e poi riemergere. Seguì l’istituzione del sistema di reincarnazioni cui appartiene anche il Dalai Lama, la gloriosa espansione del Tibet con il Quinto Dalai Lama e la dichiarazione di indipendenza fatta dal Tredicesimo Dalai Lama all’inizio del ventesimo secolo.
Nei confronti del mondo esterno per secoli il Tibet volle mantenere una struttura chiusa, “protetta dalle alte montagne innevate”, diventando la mitica Sangri La su cui fiorì una vasta letteratura di viaggi e di esplorazione che fece sognare intere generazioni.
Nel 1950 le truppe di Mao invasero il paese con l’esercito e lo sconvolsero compiendo quella che chiamarono la “pacifica liberazione”. Da quel momento, come è noto, il paese è stato sottoposto ad un processo di modernizzazione che, pur portando alcuni indiscutibili vantaggi, come la corrente elettrica e le vie di comunicazione, avviene in modo violento, imposto, doloroso, pagato spesso con il sangue, attuando quello che il Quattordicesimo Dalai Lama definisce “genocidio culturale”.
In questo quadro scoraggiante non si dimentica però, anzi si sottolinea, lo sforzo di chi vive in Tibet e che, spesso a rischio personale, si batte per aiutare le genti che vivono nelle aree più remote e per salvaguardare gli antichi valori della cultura tibetana.
Tona Sironi Diemberger
Allieva del Prof Ardito Desio, laureata in Scienze Geologiche presso l'Università degli Studi di Milano nel 1965.
Negli anni sessanta ha svolto attività alpinistica di rilievo arrampicando con Silvia Metzeltin in una delle prime cordate femminili della storia dell’alpinismo italiano. Ha poi preso parte a spedizioni alpinistiche ed esplorative nella catena dell'Hindukush pakistano, nelle Ande peruviane, nell’Africa centrale e sahariana e nelle regioni artiche.
Negli anni ottanta, ha lasciato le scalate e le cime per fermarsi fra la gente che abita sulle pendici dell'Himalaya, e da allora collabora con la figlia Hildegard Diemberger, antropologa ricercatrice presso l’Università di Cambridge a progetti e campagne di ricerca in Nepal e in Tibet per conto dell'Università di Cambridge, dell'Università di Vienna e del Comitato Ev-K2-CNR fondato dal prof. Ardito Desio. Da circa 20 anni si dedica alla salvaguardia dell'ambiente e della cultura delle popolazioni himalayane e, insieme ad alcuni amici e appassionati ha fondato la sezione italiana di Eco Himal di cui è attualmente presidente.
Svolge attività di scrittrice e, dopo aver pubblicato numerosi resoconti di viaggio e di divulgazione scientifica, ora si dedica soprattutto al Tibet e alle sue problematiche. Traduttrice specializzata in letteratura di montagna dall’inglese e dal tedesco, ha portato con successo in lingua italiana quasi tutte le opere di Kurt Diemberger.
Tiene conferenze, in italiano, inglese e tedesco, sulle montagne himalayane e sul Tibet e sulle loro problematiche ambientali, sociali e umane. Il ricavato è destinato alle iniziative umanitarie della associazione Eco Himal.
Libri pubblicati con il nome completo di Maria Antonia Sironi:
Sironi, M.A. Terra di Baffin, ed. Bietti, Milano, 1973
Sironi, M.A. Animali del Passato, ed. De Vecchi, Milano, 1976
Sironi, M.A., Diemberger Hildegard, Pasang Wangdu, La Storia del Cristallo Bianco, ed Ferrari, Clusone 1995. Finalista al Banff Mountain Book Festival 1996
Sironi, M.A., Tibet, il Tetto del Mondo fra Passato e Presente, ed. White Star, Vercelli 1999
Sironi M.A. Diemberger Hildegard, Sonam Tsomo, Tibet – l’altra metà del cielo. Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2002. Segnalato al Premio ITAS per il Libro di Montagna 2003. Vincitore al Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti 2003 per la sezione Montagna.
Ha recentemente tradotto il libro di Kurt Diemberger Passi verso l’Ignoto, ed. Corbaccio Milano 2005
Sta lavorando ad un romanzo storico sulla Principessa di Gunthang vissuta in Tibet nel quindicesimo secolo.
Per informazioni Tel.333-4169612 e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
|
UNIVERSAUSER e GALLERIA ARMANTI
“poetarte”
Se l’arte ha il potere mediatico di comunicare e poter così perpetrare all’infinito il processo creativo iniziato da un artista, perché non interiorizzare quelle immagini e riprodurre in parole i molteplici significati e gli inediti messaggi che l’arte può inviare?
L’obiettivo è quello di far emergere le potenzialità ideative e comunicative, latenti in ciascuno.
Ammirare insieme un dipinto e poi “ridipingerlo” in versi o in prosa per decodificare un segno, una forma, per materializzare un’emozione, incidere una percezione, ma anche soltanto per osservare, riflettere, ascoltare, regalarsi una pausa di riflessione nel colore.
La Galleria Armanti di Varese apre le sue porte e mette a disposizione spazi ed opere, per attivare questo progetto.
Gli incontri, coordinati dalla prof.ssa Giuseppina De Maria, vicepresidente di Universauser, sono aperti a coloro che vorranno condividere questo confronto culturale ed umano e si svolgeranno ogni mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.00 a partire dal giorno 14 maggio 2008.
Per motivi organizzativi si prega di dare la propria adesione contattando il gallerista Giannino Armanti tel. 0332/231241.
Galleria Armanti
Via Avegno, 1 Varese
web.tiscanet.it/armanti
armanti@tiscalinet.it
........................
UNIVERSAUSER e GALLERIA ARMANTI
“poetarte”
Se l’arte ha il potere mediatico di comunicare e poter così perpetrare all’infinito il processo creativo iniziato da un artista, perché non interiorizzare quelle immagini e riprodurre in parole i molteplici significati e gli inediti messaggi che l’arte può inviare?
L’obiettivo è quello di far emergere le potenzialità ideative e comunicative, latenti in ciascuno.
Ammirare insieme un dipinto e poi “ridipingerlo” in versi o in prosa per decodificare un segno, una forma, per materializzare un’emozione, incidere una percezione, ma anche soltanto per osservare, riflettere, ascoltare, regalarsi una pausa di riflessione nel colore.
La Galleria Armanti di Varese apre le sue porte e mette a disposizione spazi ed opere, per attivare questo progetto.
Gli incontri, coordinati dalla prof.ssa Giuseppina De Maria, vicepresidente di Universauser, sono aperti a coloro che vorranno condividere questo confronto culturale ed umano e si svolgeranno il 1° e il 3° mercoledì dalle ore 16.00 alle 17.00 a partire dal giorno 1 ottobre 2008.
info: brambilla.bruna@gmail.com
cell 333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
|
L'AUSER PROMUOVE LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE "LA CITTA' CHE APPRENDE". POESIA, RACCONTI BREVI, FOTOGRAFIA SUL TEMA "INSIEME NELLA DIVERSITA' "
Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati del concorso "Insieme nella diversità" è stato spostato dal 30 giugno al 5 settembre prossimo
L'Auser promuove il Concorso Nazionale "La Città che apprende". Il tema scelto per la prima edizione è "Insieme nella diversità" ed è ispirato ai contenuti dell'anno europeo 2008 sul dialogo interculturale. Scopo del Concorso è di sollecitare e valorizzare la creatività, l'espressività, i saperi delle persone. I concorrenti devono tener conto che con l'"anno europeo 2008" s'intende sostenere l'affermazione di una società pluralista, di una cittadinanza europea attiva e aperta al mondo, rispettosa delle diversità culturali, porre in risalto il contributo delle varie culture ed espressioni al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri. Il Concorso si articola in tre sezioni: poesia; racconti brevi; fotografia. Il concorso è riservato a tutti gli iscritti all'Auser purchè abbiano rinnovato la tessera per il 2008, L'iscrizione al Concorso è libera e gratuita. Ogni partecipante può scegliere una sola sezione di concorso. Scadenza il 5 settembre .
Le premiazioni a dicembre in occasione del Congresso nazionale Auser.
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
PREMIO “LA CITTA’ CHE APPRENDE”
CONCORSO NAZIONALE DI POESIA, RACCONTI BREVI, FOTOGRAFIA
PRIMA EDIZIONE 2008: “INSIEME NELLA DIVERSITA’ ”
-
L’AuserRisorsAnziani indice la prima edizione del Concorso Nazionale
“La Città che apprende”.
Il tema scelto per la prima edizione è “Insieme nella diversità” ed è ispirato ai contenuti dell’anno europeo 2008 sul dialogo interculturale. Scopo del Concorso è di sollecitare e valorizzare la creatività, l’espressività, i saperi degli anziani.
I concorrenti devono tener conto che con l’“anno europeo 2008” s’intende sostenere l’affermazione di una società pluralista, di una cittadinanza europea attiva e aperta al mondo, rispettosa delle diversità culturali, porre in risalto il contributo delle varie culture ed espressioni al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri. Particolare valore è riconosciuto all’opera di sensibilizzazione svolta nella vita quotidiana, ai migliori interventi per la promozione del dialogo, per aumentare la comprensione delle altre culture, anche rafforzando il ruolo delle migliori pratiche sociali e delle azioni educative che vedono impegnati i cittadini di tutte le età.
2. Il Concorso si articola in tre sezioni:
- poesia
- racconti brevi
- fotografia
- Il concorso è riservato a tutti gli iscritti all’Auser purchè abbiano rinnovato la tessera per il 2008
- L’iscrizione al Concorso è libera e gratuita
- Ogni partecipante può scegliere una sola sezione di concorso
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
6. Poesia: Ogni concorrente potrà partecipare con 1 sola poesia inedita di non più di 30 versi inviando 5 copie dattiloscritte. Sulla copertina di una copia deve essere scritto: nome, cognome, indirizzo completo, numero telefonico fisso ed eventuale cellulare, eventuale indirizzo e-mail, numero della tessera Auser, firma.
Racconto breve: si può partecipare con un 1 solo racconto breve inedito per autore. Gli elaborati non dovranno superare le 3 cartelle.
Per cartella si intende una facciata di foglio A4, dattiloscritta. Dovranno essere inviate 5 copie, sulla copertina di una copia deve essere scritto: nome, cognome, indirizzo completo, numero telefonico fisso ed eventuale cellulare, eventuale indirizzo e-mail, numero della tessera Auser, firma.
Fotografia: Ogni concorrente potrà partecipare con 2 fotografie a colori o in B/N. Verranno accettate solo le immagini stampate su carta fotografica con processo chimico e carta fotografica a getto d’inchiostro.
Le opere devono essere inviate in un plico debitamente imballato, e deve contenere una scheda separata da cui si evincano chiaramente: Cognome, Nome, Indirizzo, Telefono, eventuale e-Mail, numero della tessera Auser del concorrente, firma.
Le stampe devono avere il lato maggiore di misura compresa tra 24 cm e 40 cm ed il lato minore di misura non inferiore ai 18 cm; inoltre dovranno recare sul retro nome e cognome dell’autore, indirizzo, titolo dell’opera, luogo ritratto. Le opere non devono essere montate su alcun supporto.
7. Gli organizzatori, pur assicurando la massima cura delle opere, declinano ogni responsabilità per eventuali danni o smarrimenti da qualsiasi causa derivanti.
8. Le opere inviate non verranno restituite.
9. Tutte le opere entreranno a far parte dell’archivio dell’Associazione e potranno essere utilizzate dall’associazione in qualsiasi manifestazione e/o pubblicazione. l’Associazione si impegna a riportare i dati degli autori.
10. Gli elaborati del Concorso (poesie, racconti brevi, fotografie) devono essere spediti in busta chiusa con raccomandata con ricevuta di ritorno alla segreteria della sede regionale Auser di riferimento, entro le ore dodici del 30 giugno. Sulla busta deve essere riportata la scritta “Premio La città che apprende 2008”.
Il testo del presente regolamento può inoltre essere ritirato presso le segreterie delle sedi regionali Auser, indicate in calce a questo documento.
11. Per tutte e tre le sezioni del Concorso i premi sono così articolati: Primo premio, un fine settimana in una capitale europea per due persone; per il secondo premio l’equivalente in libri per il valore di 400 euro; il terzo classificato riceverà libri per la somma di 150 euro.
Le poesie e i racconti che risulteranno vincitori verranno letti da un attore in occasione della cerimonia di premiazione e saranno pubblicate sul sito www.auser.it nell’apposita sezione dedicata al Concorso. La Giuria si riserva inoltre di indicare altri 10 autori di poesie e racconti brevi, ritenute di particolare interesse, che riceveranno un Attestato di Merito e saranno pubblicati nella sezione del sito Internet dedicata al Concorso.
Le fotografie vincitrici verranno pubblicate sul sito www.auser.it nell’apposita sezione dedicata al Concorso. La Giuria si riserva di indicare altri 10 nominativi di autori di fotografie giudicate di particolare interesse che riceveranno un Attestato di Merito. Il
Comitato Organizzatore si riserva inoltre di promuovere la realizzazione di un libro fotografico e/o di una mostra che raccolga le fotografie premiate e le migliori fotografie selezionate.
12. La premiazione si svolgerà a dicembre in occasione del Congresso Nazionale Auser 2008.
13. La Presidenza Nazionale Auser nomina la Giuria, composta da cinque membri, della quale fanno parte persone esperte nelle sezioni del Concorso. Il giudizio della Giuria è insindacabile.
14. La segreteria del Premio informerà direttamente i vincitori del Concorso.
15. La partecipazione al Premio comporta l’accettazione e l’osservanza di tutte le norme presenti nel bando.
Tutela dati personali: ai sensi della legge 31/12/96 n°675, art. 10, la segreteria dichiara che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è finalizzato unicamente alla gestione del premio e all’invio agli interessati dei bandi degli anni successivi; fa presente inoltre che, ai sensi dell’art. 11, con l’invio dei materiali letterari partecipanti al concorso l’interessato acconsente al trattamento dei dati personali.
SEDI REGIONALI AUSER
Abruzzo |
Via Benedetto Croce, 108 |
65100 |
Pescara |
Basilicata |
Via del Gallitello,163 |
85100 |
Potenza |
Bolzano |
Via Aosta, 25 |
39100 |
Bolzano |
Calabria |
Via Massara, 22 |
88100 |
Catanzaro |
Campania |
Vico Sant'Aniello a Caponapoli, 8 |
80138 |
Napoli |
Emilia Romagna |
Via Marconi, 69 |
40126 |
Bologna |
Friuli V. G. |
Via Vidali, 1 |
34129 |
Trieste |
Lazio |
Via Buonarroti, 12 |
00185 |
Roma |
Liguria |
Via Balbi, 29 - int.5 |
16126 |
Genova |
Lombardia |
Via dei Transiti, 21 |
20127 |
Milano |
Marche |
Corso Mazzini, 100 |
60127 |
Ancona |
Molise |
Via Mosca, 11 |
86100 |
Campobasso |
Piemonte |
Via Pedrotti, 5 |
10152 |
Torino |
Puglia |
Largo Chiurlia, 5 |
70122 |
Bari |
Sardegna |
Via Tintoretto, snc |
07100 |
Sassari |
Sicilia |
Via Cavour, 106 |
90133 |
Palermo |
Trento |
Via Vittorio Veneto, 24 |
38100 |
Trento |
Toscana |
Via Brunelleschi, 1 |
50122 |
Firenze |
Umbria |
Via Pigafetta, 7 |
06128 |
Perugia |
Valle D'Aosta |
Via G. Elter, 6 |
11100 |
Aosta |
Veneto |
Via Peschiera, 5 |
30172 |
Mestre (Ve) |
|
|
|
|
|
Venti poeti del Settecento e dell’Ottocento tradotti da Silvio Raffo
SCAFFALE INGLESE
Conduce la serata in qualità di lettore, critico, interprete e autore:
SILVIO RAFFO
Venerdì 9 maggio ore 21,15
Struttura polivalente “La Piramide”
Piazza De Salvo-Varese
"Scaffale inglese" e' un' antologia di poeti anglo-americani dell'ottocento e del novecento tradotti da Silvio Raffo. Le poesie sono precedute da un profilo biografico. L'opera si segnala per la scrupolosita' della ricerca e la finezza delle note che corredano le traduzioni, sempre fedeli e nello stesso tempo creative come accade sempre quando a tradurre poesia e' un poeta. Si parte da William Blake, antesignano del Romanticismo e, passando attraverso i grandi dell'ottocento (Wordsworth, Shelley e Keats), si giunge alle ultime voci del Modernismo, come Philip Larkin e Sylvia Plath; senza trascurare le due grandi passioni di Raffo: Emily Bronte e Emily Dickinson, di cui ha tradotto l'opera omnia per Mondadori. |
|
Info: Auser Piazza De Salvo 9 – Varese
tel Auser: 0332-341843 333-4169612
e-mail: bruna.brambilla@lombardiacom.it
|
|
Per gli amici dell’Auser torna a Varese
Werner Kropik
RACCONTI DI VIAGGIO
WERNER KROPIK è nato nel 1942 a Vienna dove ha studiato 6 anni all'accademia di belle arti. Nel 1962 ha compiuto il primo lungo viaggio in Asia, da allora è ritornando ben 23 volte in India. Per tanti anni ha gestito un laboratorio di oreficeria a Lugano. Dopo il suo ritorno da un viaggio di quasi 8 mesi in bicicletta che lo ha portato nel 1984 da Lugano a Hongkong, si dedica attualmente all’attività di videoamatore impegnato alla produzione di documentari. 17 dei suoi lavori sono già stati trasmessi dalla TSI. Ha dedicato diversi documentari al Ticino, la sua natura, le sue cappelle, e la sua architettura. Nel 2002 ha vinto il concorso videoamatori del Festival dei Festival con il documentario “Chadar, il fiume gelato
|
|
LA CONDIZIONE FEMMINILE NEL MONDO ANTICO
Docente: Dott. Barbara Greco
Giovedì 17 aprile: Principesse e donne di rango nell'Italia preromana
ORARIO dalle 15,00 alle 16,30
Nella storia della cultura occidentale la donna etrusca rappresenta un capitolo importantissimo. Si stacca in modo autonomo e decisamente personale dal resto del mondo mediterraneo, superando di gran lunga i suoi tempi. Molti però sono ancora oggi i miti e le fantasie che toccano l'universo femminile etrusco. Spesso si sente ancora parlare dell'esistenza del matriarcato e del dominio femminile nella famiglia e nella società etrusca. Di conseguenza si estendono i caratteri femminili all'intera civiltà etrusca definendola con caratteri di mollezza ed effeminatezza. Queste opinioni hanno origine dalla errata interpretazione di vari indizi che lasciano intravvedere uno stato sociale della donna etrusca diverso da quello esistente nella antica Grecia e nel mondo romano. E' indubbio che la donna etrusca ebbe una libertà certamente ignota alle donne sue contemporanee. Questa peculiarità portò alla nascita di un'altra leggenda sul mondo femminile etrusco: la licenziosità. l'immoralità e la sfrenata srpegiudicatezza dei costumi. E' chiaro che la partecipazione delle donne etrusche a tutte le manifestazioni della vita privata e pubblica, come è documentato dai numerosi monumenti figurati e in particolare dalle tombe dipinte, si prestava a essere facilmente fraintesa e mal interpretata, soprattutto in un mondo che relegava alle donne il compito di riproduttrici e nel migliore dei casi di padrona di casa.
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente.
Per informazioni e adesioni Tel. 3334169612 oppure 0332341843
e-mail: brambilla.bruna@gmail.com
Sede del corso c/o Scuola Media Anna Frank, Via Carnia 155, zona Bustecche - Varese.
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
LE MADONNE NERE IN EUROPA
La Madonna del Sacro Monte a Varese
relatrice: dott. Michela Zucca
martedì 15 aprile 2008 ore 21,00
Piazza De Salvo 9-Varese
_______________________________________________
Michela Zucca, docente di storia del Corso di laurea in Scienze e Cultura delle Alpi all'Università degli Studi di Torino, antropologa specializzata in valorizzazione del territorio, lavora da molti anni al Centro di ecologia alpina di Trento, portando avanti progetti di sviluppo sostenibile in aree rurali marginali, è fermamente convinta che l’economia deve partire dalla cultura. E' inoltre fondatrice della rete di donne delle Alpi e specializzata in antropologia alpina e storia della stregoneria.
___________________________________________
Le Madonne Nere in Europa
Ad un certo punto nella storia del Vecchio Continente, come obbedendo ad un misterioso richiamo collettivo, compaiono, quasi contemporaneamente, o meglio vengono “ritrovate” in cima alle montagne, nel fondo delle grotte, sulla riva del mare, appese o addirittura dentro agli alberi, delle immagini straordinarie: le Madonne nere. Sembrano obbedire a modelli precisi e rigorosi, le Madonne nere, con il volto bruno che allude alla tradizione delle Dea Terra, della grande Diana di Efeso (nigra sed formosa).Sculture di legno, ma anche, talvolta, di pietra, dipinte su tavole ma anche su pezzi di muro miracolosamente scampati ad incendi, devastazioni, furti: “oscure madri splendenti” che immediatamente si conquistano l’affetto della gente malgrado l’imbarazzo della Chiesa per quel loro colore tanto diverso. Perché le Madonna nera è l’erede di una qualche cosa di arcaico, comune a molti popoli della terra, in ogni continente (l’indiana Kali, dea della vita e della morte, è nera come la notte…): il potere della Madre di generare, di dare la vita, ma anche di accompagnare verso la morte. Le Vergini cristiane dei secoli XI e XII ritrovano i segni del codice magico simbolico protostorico. Riaffiorano innegabili messaggi soprannaturali. Le leggende degli imprevedibili rinvenimenti di Madonne nere (molte delle quali sono attribuite alla mano di san Luca) e della loro caparbia, soprannaturale scelta di una sede definitiva, non nascono certo all’interno di una gerarchia ecclesiastica, ma dal substrato popolare preoccupato di sottrarre, sul finire del Medio Evo, alla repressione ereticale e al fuoco dei falò queste icone femminili che rappresentano la Dea ancestrale .
Le statue sono generalmente di legno, con impostazione piramidale, delle dimensioni di cm 30 x 30 x 70.
Il viso è volutamente nero: colore dalla straordinaria forza timbrica, aggressivo; unica tinta capace di assorbire tutte le radiazioni ottiche che riceve, e di evocare le misteriose, primitive, potentissime forze della natura nascosta, divine e demoniache assieme,
sentimenti di inquietudine, vertigine, severità e potere. Le policromie, dove si sono salvate, mostrano, per gli abiti, il bianco, il rosso, il blu, con risvolti qualche volta dorati. La Madonna generalmente siede su una cathedra assai modesta, senza schienale,
perfettamente frontale, e tiene il Bambino seduto in grembo. Il suo sguardo, fisso e imbarazzante, domina inequivocabilmente la figura del figlio, che psicologicamente passa in secondo piano. Scolpite dapprima nel legno, le Vergini, a poco a poco, prenderanno forma anche nella pietra delle cattedrali, e le “maestà” compariranno sui grandi timpani
dei portali, oltre che sulle facciate delle case di umili contadini. Il modello della Madonna nera ricalca nelle aree occidentali quello delle statuette votive celtiche che raffigurano la maternità; e nelle regioni mediterranee, quello della Mater Matuta. In questo modo si
manifesta la continuità del simbolismo druidico, ma anche mediterraneo (universale?!) elaborato ed indirizzato ad un alto senso di sacralità e devozione dai grandi ordini benedettini e cistercensi e dall’ordine mostaico-militare dei Templari. La Madonna nera è messa in rapporto diretto con gli itinerari di san Giacomo di Compostella (le vie della luce), da cui passava il più imponente flusso di pellegrini dell’Europa
medioevale. Queste Madri di implacabile solitudine, quasi segnali seminali, sacralizzavano tappe e transiti importanti e vegliavano su passi, gole e ponti. Ma la Vergine Nera è collegata anche con i costruttori, mistici, ed esoterici, dei più insigni monumenti della
cristianità: le cattedrali gotiche. Da Chartes al Duomo di Milano , la magica presenza esiste ancora, o è rimasta nella leggenda: Madre protettrice, idolo sempre presente nella galassia di popoli e di culture, riemerge la Dea Terra con la sua perenne gestazione.
Lo spazio sul quale le austere Madonne estesero la loro influenza, non è limitabile ad un austero alveo ideografico: le troviamo rappresentate anche nelle più povere cappellette campestri, nei piloni e nelle edicole lungo i sentieri alpini, sui fronti delle dimore contadine,
modestamente personalizzate dai pennelli di affrescatori itineranti e anonimi, pagati da comunità minate dalla denutrizione cronica. Che pure riuscivano a raggranellare i soldi per pagare il pittore: spesso offrendogli, come ricompensa per il suo lavoro, solo il vitto e l’
alloggio. Ma sceglievano consapevolmente e comunque la tecnica dell’affresco, la più cara, ma anche la più duratura nel tempo. Chi non poteva permettersi la Madonna dipinta, custodiva gelosamente una sua immagine in casa: da quando Gutenberg diede la possibilità alle tipografie di tirare centinaia e poi migliaia di copie, la stampa della
Madonna nera fu una delle più comuni. Al posto d’onore sulla credenza, sul comodino della camera da letto: la Dea continua a proteggere la famiglia, e soprattutto le donne, che rischiano la pelle per partorire, attraverso il secoli e i millenni.
info: Universauser cell 333-4169612 tel 0332-341843
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
|
|
|
La memoria, cioè la capacità di apprendere, mantenere e recuperare informazione, è una funzione fondamentale della mente umana. Non esiste un'unica Memoria, ma diversi sistemi di memoria, con funzione specifica, che interagiscono fra loro. |
Quali sono i principali meccanismi funzionali e neuronali della memoria? Quali i principali disturbi? |
Sabato 5 aprile alle ore 10,00
presso l’Aula Magna dell’Università degli studi dell’Insubria
in Via Ravasi 3 a Varese
il dott. ANDREA SERINO ricercatore presso il Dipartimento e la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna ed il Centro studi e ricerche in Neuroscienze Cognitive, Polo Scientifico-Didattico di Cesena terrà una lezione dal titolo:
I LABIRINTI DELLA MEMORIA
L'iniziativa , organizzata dall'Universauser, ha avuto il patrocinio dell'Università degli Studi dell'Insubria.
Aprirà i lavori SERGIO VENEZIANI , presidente dell'AUSER Lombardia
La presidente di Universauser
Bruna Brambilla
I LABIRINTI MEMORIA
Andrea Serino
La memoria è la capacità di acquisire, ritenere e rievocare informazioni. La memoria è un sistema multicomponenziale, composto cioè da diversi meccanismi, dotati di un discreto grado di indipendenza reciproca, che allo stesso tempo interagiscono fra loro. È possibile pertanto parlare di diversi sistemi di memoria.
Una prima distinzione riguarda il tempo del ricordo: nella vita quotidiana, ci sono situazioni in cui è necessario ricordare per pochi secondi un’informazione, utilizzarla e quindi dimenticarla. Altre volte, la stessa informazione deve essere immagazzinata e recuperata ogni volta serva. Più tecnicamente, esiste una memoria a breve termine (MBT) ed una memoria a lungo termine (MLT).
Inoltre, si possono ricordare informazioni, nozioni, fatti che fanno parte della conoscenza enciclopedica dell’individuo e non sono strettamente legate al momento in cui si apprendono, oppure eventi, momenti di vita, episodi che sono stati vissuti, hanno lasciato una traccia e possono essere rievocati e rivissuti. Nel primo caso si parla di Memoria Semantica, nel secondo caso di Memoria Episodica. Alcuni ricordi, sia semantici che episodici, fanno parte della storia dell’individuo, ed in questo caso si parla di Memoria Autobiografica. Infine, non esiste solo la memoria del passato, ma anche quella del futuro, intesa come il ricordare di dover compiere una determinata azione in un tempo futuro: tale forma di memoria prende il nome di Memoria Prospettica
In questa lezione verranno illustrati i meccanismi funzionali e neurali dei diversi sistemi di memoria, anche nell’ottica dei principali disturbi neurologici che ne compromettono il funzionamento, come Amnesia, Demenze e Confabulazioni. Verrà illustrato un modello di funzionamento della complessa rete di strutture cerebrali dei lobi temporali e frontali che sottendono i diversi processi di acquisizione, mantenimento e recupero dell’informazione nella Memoria.
Andrea Serino è Ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia ed il Centro studi e ricerche in Neuroscienze Cognitive, dell’Università di Bologna. Si occupa di basi neurali dei processi cognitivi, di plasticità neurale e di riabilitazione neurocognitiva. È autore di numerosi lavori scientifici, pubblicati su riviste internazionali e collabora con gruppi di ricerca inglesi, francesi e statunitensi. È docente di Neuroscienze Cognitive presso la Facoltà di Psicologia ed il Dottorato di ricerca internazionale in Neuroscienze Cognitive, dell’Università di Bologna.
info: 333-4169612 brambilla.bruna@gmail.com
(l'indirizzo bruna.brambilla@lombardiacom.it verrà disattivato nei prossimi giorni!)
|
|
|
UNIVERSAUSER ORGANIZZA:
|
Flora d’Insubria-piante medicinali
e velenose di un piccolo Eden botanico |
Docente : Gabriele Peroni
Venerdì 28 marzo ore 15,00 lezione
Venerdì 4 aprile ore 15,00 uscita
Il corso è riservato ai soci Auser (tessera € 12,50)
Sede : Universauser Piazza de Salvo 9-Varese
info e iscrizioni : 0332-341843 cell 333-4169612 |
|
Incontro con un’artista del Novecento
solo di recente riscoperta e apprezzata
ANTONIA POZZI (1912-1938) poetessa e fotografa
Nelle immagini l’anima,
nei versi la vita. |
|
Docente: prof. Maria Pia Giustolisi
giovedì 27 marzo, ore 15,00-17,00
Sede: AUSER VARESE - Piazza DE SALVO 9
Antonia Pozzi non è stata solo una poetessa, riscoperta dopo la sua morte dalla critica e da un numero sempre maggiore di lettori, ma anche una fotografa di riconosciuto talento.
Nata a Milano nel 1912, figlia di una famiglia della alta borghesia, frequentò il liceo Manzoni e si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia alla Statale dove fu allieva di Antonio Banfi e amica di intellettuali come Vittorio Sereni, Remo Cantoni, Luciano Anceschi, Dino Formaggio. Conosceva inglese, francese tedesco, viaggiava da Londra a Parigi, da Berlino a Vienna, faceva scalate in montagna, insegnava, suonava il pianoforte… ma si tolse la vita a soli 26 anni in un prato presso l’abbazia di Chiaravalle.
Le fotografie pubblicate per la prima volta nel 2007 sono versi in bianco e nero che ci permettono di riscoprire non solo il suo sentire poetico ma anche il ritratto di un’epoca.
Affascinata dall’Autenticità del vivere contadino e della Milano popolare delle periferie, rivela nelle foto la stessa sensibilità estrema che caratterizza i suoi versi (“Asciutti e duri come sassi o vestiti di veli bianchi strappati”, come lei stessa li definiva).
Questa artista è oggi considerata una delle voci più intense del Novecento. Attraverso l’analisi dei testi e delle immagini i partecipanti sono guidati a conoscere due voci, (i versi e le fotografie) della stessa verità, due percorsi paralleli a volte complementari a volte contrapposti, che mettono a nudo “quel luogo dove si trovano tutte le cose che abbiamo perduto
|
|
CORSO DI TEDESCO
Giovedì dalle 20,00 alle 22,00 (Livello 0) Inizio corso: giovedì 20 marzo
Docente: Claudia Brambilla
Durata del corso 30 ore
Costo: euro 60,00 I partecipanti devono inoltre essere soci dell’Auser (euro 12,50)
Per esigenze organizzative il corso può subire alcune modifiche di giorno o di orario
Per informazioni e adesioni Tel.0332-341843 o 333-4169612
e-mail: brambilla.bruna@gmail.it
Sede del corso c/o Auser Piazza De Salvo 9
|
|
|
|
in collaborazione con
|
L'Università degli Studi
dell'Insubria |
Punto Einaudi Varese |
Universauser |
Intervengono
Giuseppe Armocida
Docente di Storia della medicina
Università degli studi dell'Insubria
Claudio Bonvecchio
Docente di Filosofia politica
Università degli studi dell'Insubria
Riccardo Fesce
Docente di Fisiologia
Università degli Studi dell'Insubria
Daniela Parolaro
Docente di farmacologia
Università degli studi dell'INsubria
|
|
|
propongono:
INCONTRARE I LIBRI.
Proposte per una cultura senza confini
30 gennaio 2008, ore 18
Aula Magna della Facoltà di Scienze,
via Dunant 3, Varese
L'universo Psy
Conversazione sul volume
Psiche- Dizionario storico
di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze
(EInaudi , 2007)
|
La presentazione di un nuovo dizionario storico sulle scienze della mente, oltre ad illustrare i contenuti e l’utilità di un’opera di grande interesse nel panorama editoriale contemporaneo, offre la possibilità di affrontare alcune tematiche di notevole attualità, incentrate sul rapporto tra psicologia, psichiatria, psicoanalisi e neuroscienze.
L’approccio storico ed enciclopedico adottato dai due volumi di Psiche (oltre 250 voci) consente infatti di mettere in relazione tra loro argomenti appartenenti ad aree disciplinari apparentemente separate, ma in realtà storicamente correlate da origini e sviluppi comuni.
Per questo motivo l’incontro prevede una conversazione aperta tra studiosi di area scientifica ed umanistica, che proporranno il loro punto di vista su questioni di interesse comune come le relazioni tra psichiatria e psicologia o il ruolo delle neuroscienze nella società moderna, attraverso la particolare lente di lettura della ricostruzione storica.
Il dizionario Psiche si colloca su un ampio orizzonte scientifico e storico, evidenziando il reticolo di interrelazioni, influenze e debiti reciproci fra le discipline attraverso la spiegazione dei concetti fondamentali e la presentazione delle figure più significative nella storia delle scienze della mente.
Tuttavia il dibattito intende andare oltre la semplice discussione dei contenuti di un libro, al fine di coinvolgere anche il pubblico presente sui temi connessi alla percezione ed alle applicazioni di discipline scientifiche il cui impatto culturale nella società contemporanea risulta quanto mai rilevante e non può certamente essere ignorato. |
|
|